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Progetti e Iniziative della Scuola



#4 Ambienti per la Didattica Digitale Integrata
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Plasmare l'architettura e definire ruoli, funzioni e servizi degli ambienti in presenza e a distanza della scuola in modo che i nostri studenti possano vivere una "casa didattica digitale" è una delle priorità del prossimo triennio 2019/2022. Il framework definisce quattro obiettivi di massima:
a) dare corpo e sostanza alle esperienze personali e collettive di apprendimento;
b) "ridurre le distanze" tra insegnanti e studenti;
c) stimolare lo sviluppo formativo delle risorse professionali interne, i docenti e il personale ATA, incrementando la qualità dell'Offerta Formativa;
d) consentire infine di sperimentare e condividere la conoscenza in maniera piacevole, "sensibile e multimodale.
L'idea base è quella di realizzare e sperimentare nel prossimo futuro innovativi ambienti integrati di apprendimento "Internet Based", a costruzione partecipata con gli attori chiave e i beneficiari finali del processo: scuola - docenti - studenti - famiglie. 
La logica che suggerisce di orientarci anche in questa direzione (oltre che verso la creazione di nuovi ambienti dedicati) si fonda su un accurato studio dei contesti fisici tradizionali, che ha fatto emergere una serie di criticità che la geografia degli spazi scolastici presenta e che si ripercuotono negativamente sui processi di apprendimento:

In particolare, i macronodi di problema sono stati evidenziati formulando una serie di "template storytelling", sceenari che in forma di racconto suggerissero opportunità di soluzione e profilassero una costellazione di "realtà possibili" attraverso processi "technology enhanced". E' inutile negarlo, le tecnologie di comunicazione influenzano in maniera decisa e determinante l'apprendimento. La fase di "divergenza creativa" ha consentito di isolare sostanzialmente due punti di vista: la prospettiva dell'insegnante, dove le relazioni ristagnano nella palude della routine e nella filiera infinita delle scadenze; e la prospettiva dello studente, che vuole essere protagonista del processo cognitivo, e pretende che il docente metta in campo una didattica in linea con i suoi stili di apprendimento e che offra stimoli e occasioni di confronto. Per questo l'idea è di realizzare con i fondi del Piano Nazionale Scuola Digitale una strumentazione hardware e software di base per ogni aula, che comprenda una lim, uno scanner, una webcam e una stampante a colori. Per le aule più grandi, i banchi saranno sostituiti da postazioni di lavoro funzionali ed ergonomiche. L'ambiente virtuale deve perfettamente mimetizzarsi col "place" fisico valorizzando e non nascondendo la presenza dell'insegnante, che è l'artefice della qualità del proprio insegnamento. 

Nel contempo, si privilegia l'apprendimento esperenziale ridefinendo gli spazi, dentro e fuori la scuola, grazie al Laboratorio Territoriale per l'occupabilità "'Mpizziamoci col Made in Italy" che si sta realizzando.  Sarà completamente ristrutturato un locale di 100 metri quadri da dedicare a :
- Front office;
- Spazi comuni;
- Aula informatica multimediale “Aula 3.0” con 24 postazioni;
- Laboratori di falegnameria e di ceramica;
- 2 forni per la realizzazione della pizza. 
La filosofia che ci anima è quella di definire gli spazi, ampliarli e di fare dello spazio virtuale "un prolungamento senziente e immateriale della vita della classe", in modo che il sapere esplicito possa rivelarsi e trasmettersi non passivamente. Gli ambienti dedicati, che sono strutturati con più vincoli, mettono tuttavia in comune il processo di costruzione del sapere, che ha infinitamente "senso".

#24 - Biblioteche scolastiche come ambienti di alfabetizzazione


Il concetto di apertura degli spazi deve prevedere necessariamente una biblioteca scolastica aperta al territorio: ma digitale , snella e innovativa, dove i ragazzi possano creare una serie di apps per razionalizzare i contenuti. E' il necessario completamento della filosofia della scuola come servizio al pubblico, fonte di documentazione e informazione. La biblioteca digitale rappresenta uno spazio (bibliopoint) ad alto contenuto tecnologico, aperto ad eventi e a riunioni, dove l'utente prende in prestito il libro digitale e lavora col proprio dispositivo o nelle postazioni "in loco". prestito il libro digitale e lavora col proprio dispositivo o nelle postazioni "in loco". Si riqualificano gli spazi fisici della scuola, si crea il sapere autonomamente e per ricerca, si responsabilizzano gli studenti, affidando loro compiti di catalogazione e di rappresentanza: si offre infine un utile servizio alla collettività, aprendo la scuola al territorio. "La scuola al centro" deve diventare il nostro motto.


#15 - Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali integrate


Coding e Robotica si stanno diffondendo nelle scuole e gli stessi allievi partecipano volentieri ai numerosi coderdojos, i club di programmazione gratuiti dove si progetta e programma cooperativamente. Recentemente, anche Google ha creato una piattaforma, Computer Science First, dove la programmazione per blocchi possa avere spazio anche nell'ambito di materie non scientifiche. Il pensiero computazione sviluppato in contesti ludici conduce ad un uso più consapevole dei media, rispettoso delle regole di netiquette e alla capacità di risolvere problemi creativamente. Per questo bisogna potenziare le competenze digitali dei nostri studenti in questa specifica direzione, affinche':
- l'allievo costruisca da se' il proprio sapere
- l'allievo sia capace di ricostruire autonomamente il percorso il problem solving che ha condotto ad una soluzione efficace e trasferibile;

- si mettano in moto le capacità di pensiero critico e pensiero divergente.



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